Strumentazione

L’analisi dettagliata di un vino dice molto sulla sua qualità, quindi oltre alle analisi enologiche di base è fondamentale conoscere quei parametri che garantiscono la salubrità del prodotto e la qualità dei vini all’altezza dei palati più esigenti. Scopri alcuni di essi:

Cromatografia liquida (HPLC)

Cromatografia liquida (HPLC): questa tecnica consente di separare i composti in base alla loro interazione con la fase mobile e la fase stazionaria della colonna cromatografica. La combinazione di diverse colonne e rilevatori consente di quantificare una moltitudine di parametri nei vini e nei mosti, come l’acido sorbico (molto richiesto per l’analisi delle esportazioni) e altri acidi organici (tartarico, ascorbico, ecc.), gli zuccheri (glucosio, mannosio, fruttosio), il glutatione ridotto/ossidato e la L-cisteina (per determinare la composizione dei derivati del lievito).

Plasma di accoppiamento induttivo (ICP-OES)

ICP-OES: analisi dei metalli in matrici di vino e prodotti enologici utilizzando un sistema al plasma accoppiato induttivamente (ICP) insieme a uno spettrofotometro a emissione ottica (OES). I metalli generano spettri di emissione atomica caratteristici che ne consentono il rilevamento e la quantificazione.

Analizzatore automatico fotometrico

Si tratta di un dispositivo con un sistema ottico innovativo e avanzato basato su una batteria a LED che copre i metodi enzimatici e colorimetrici più richiesti nel settore enologico. La sua elevata capacità di stoccaggio di campioni e reagenti consente un rapido trattamento dei mosti e dei vini ricevuti.