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Sappiamo come saranno i vini rossi che otterremo da questa vendemmia?

Se nell’ultimo post vi abbiamo detto come dovrebbero essere i vini bianchi di questa annata tenendo conto delle condizioni meteorologiche degli ultimi mesi e di come ha influito sulla maturazione dell’uva bianca, in questo articolo ci concentreremo sull’uva rossa.

In questo periodo dell’anno abbiamo informazioni sufficienti per sapere in che stato si trova l’uva nella sua ultima fase di maturazione e possiamo azzardare come dovrebbero essere i vini che otterremo da questa vendemmia. Ciò ci aiuta a pianificare come dovrebbe essere la preparazione e quali trattamenti saranno necessari per garantire il risultato finale desiderato.

Il Direttore di Enologia Luis Cotanda del Grupo Agrovin ci consiglia

 

Luis Cotanda

 

Basso contenuto di APA

Anche in questo caso, come per le uve bianche, la mancanza di piogge e le alte temperature ci porteranno ad avere uve con un basso contenuto di azoto prontamente assimilabile (APA). Ciò influenzerà direttamente quanto segue:

  • Pericolo di riduzione per mancanza di APA, quindi si produrranno aromi sgradevoli nel vino.
  • Fermentazione tardiva difficile

Il Grupo Agrovin utilizza Actimax Natura, un trattamento ad alta concentrazione di APA sotto forma di aminoacidi, particolarmente ricco di arginina, un aminoacido a lento metabolismo, che permette al lievito di trattenere una fonte di APA a fine fermentazione. Actimax Natura evita carenze nutrizionali in questa fase, per evitare non solo una riduzione della fermentazione, ma anche un suo arresto.

Pezzatura ridotta dell’uva

Le uve che sono state raccolte per alcune settimane in alcune regioni e quelle che devono ancora entrare in cantina, si riducono di dimensioni, aumentando la concentrazione polifenolica, che comporta un’elevata percentuale di buccia/polpa, che farà sì che i vini rossi possiedano un struttura intensa.

Non dimentichiamo che questa dimensione dell’acino nell’uva rossa, sebbene sia favorevole al miglioramento della qualità del vino, non è così favorevole alla maturazione, in quanto si tratta di una maturazione sbilanciata tra zucchero, buccia e semi (grado alcolico/ zucchero) cioè bucce mature, ma semi verdi, non maturati a sufficienza. Questo squilibrio sarà la causa di vini astringenti con note verdi.

In questo caso, il Grupo Agrovin propone di completare la struttura con tannini non astringenti che riducono quella sensazione di secchezza applicando Tanicol Vintage e Tanicol RedSense (quest’ultimo aumenta le note fruttate).

Inoltre, se vogliamo ridurre l’impatto dell’astringenza aumentando la morbidezza con i polisaccaridi, abbiamo diversi trattamenti molto utili come:

  • Manno Arome: polisaccaride di fermentazione che riduce l’impatto dei tannini verdi, conferendo morbidezza e complessità aromatica.

 

  • Viniferm 3D. Questo lievito è stato selezionato nel progetto “Strategie e metodi viticoli ed enologici di fronte ai cambiamenti climatici” in collaborazione con Bodegas Torres. Durante la fermentazione, questo ceppo produce una grande quantità di mannoproteine ​​che aumentano la morbidezza, unendo i tannini per ridurre la sensazione di secchezza: Maggiori informazioni sul progetto: https://agrovin.com/it/portfolio/demeter/

 

  • Lieviti che producono glicerolo, come Viniferm Carácter, tenendo presente che il glicerolo riduce anche la secchezza aumentando la morbidezza.

 

  • Il lievito non Saccharomyces Viniferm NSTD, che produce sia glicerolo che mannoproteine. 

Non dimentichiamo che le altissime temperature che abbiamo avuto dalla fine della primavera ad oggi hanno avuto un impatto diretto sulla maturazione delle uve, aumentando la gradazione alcolica con un parziale appassimento delle uve stesse. Ciò può essere controllato utilizzando lieviti a bassa resa alcolica, come Viniferm Carácter o Viniferm RVA.

Come sappiamo, le alte temperature favoriranno anche la produzione di aromi di frutta matura. Per favorire la produzione di aromi freschi, si consiglia l’applicazione di lieviti come Viniferm Carácter, Viniferm Élite y Viniferm TTA.

 

L’uva prodotta dal cambiamento climatico

Il cambiamento climatico sta influenzando sempre più la qualità delle uve e al Grupo Agrovin lavoriamo per aiutare i produttori di vino a mitigarne gli effetti, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei loro vini.

Per questo abbiamo Ultrawine Perseo, un sistema all’avanguardia sviluppato interamente dal team Agrovin Group Technology, pensato per estrarre il massimo potenziale aromatico e fenolico dalle cosiddette “uve prodotte dal cambiamento climatico”, attraverso l’applicazione degli ultrasuoni. La sua tecnologia, sostenibile al 100%, permette di ottimizzare i processi operativi delle cantine e allo stesso tempo riesce ad annullare gli effetti della mancanza di maturazione dell’uva, causati dalle elevate temperature degli ultimi anni.

 

Gli effetti dei cambiamenti climatici ci obbligano a mettere a punto protocolli specifici per garantire la qualità dei vini. In Grupo Agrovin lavoriamo ogni giorno per anticipare le conseguenze dell’attuale crisi climatica, con l’obiettivo di proporre le migliori soluzioni, aiutare le aziende vinicole nei loro processi e consigliarle su tutto ciò di cui hanno bisogno.

Per maggiori informazioni puoi contattare il nostro team di consulenti: info@agrovin.com

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