vendimia 2021

Risultati Vendemmia 2021

Conversazione con gli esperti | Intervista a Miguel Martínez

 

In questo video, Miguel Martínez, consulente strategico del Gruppo Agrovin, spiega alcuni aspetti generali della vendemmia 2021.

In Agrovin, il team di consulenti tecnici diretto da Miguel è in contatto permanente con le aziende vinicole durante il periodo della raccolta delle uve, per conoscere le loro esigenze e aiutarle a risolvere immediatamente qualsiasi problema durante questo periodo, grazie ai prodotti Agrovin.

Miguel è attualmente responsabile della consulenza tecnica sia internamente che presso le aziende vinicole, partecipa allo sviluppo di nuovi prodotti e strategie di vinificazione e da diversi anni fa parte del dipartimento di Innovazioni Tecnologiche, sviluppando nuove tecnologie per l’enologia, il che gli ha consentito di acquisire una visione più ampia del settore e delle esigenze delle aziende vinicole.

Come è andata la vendemmia 2021 in generale?

 

La campagna del 2021 può essere definita come una raccolta atipica. Abbiamo riscontrato un feedback generale da parte dei viticoltori, che hanno parlato di una vendemmia diversa, in termini di tempi e omogeneità dell’uva.

 

Veniamo da un anno di pandemia, in cui le restrizioni nel commercio al dettaglio hanno avuto conseguenze importanti sul settore vinicolo, ma c’era molto ottimismo legato al miglioramento sia della situazione pandemica che del consumo di vino. Tuttavia, le condizioni meteorologiche hanno fatto sì che la vendemmia fosse più complicata del previsto.

 

Inoltre, è stata una vendemmia più breve: l’Interprofesional del Vino stima una diminuzione, a livello nazionale, di circa il 15% rispetto alla campagna precedente. Questo calo è stato più marcato negli altri principali produttori europei, come Francia e Italia.

 

Quali sono stati i principali problemi incontrati dalle aziende vinicole quest’anno? 

 

Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha avuto un impatto sul ciclo della vite e le varietà a ciclo breve vengono raccolte sempre prima a causa delle elevate temperature che ne anticipano la maturazione. Ciò obbliga i tecnici a tenere sotto controllo la maturazione per ottenere il massimo potenziale dall’uva.

 

Nelle zone più meridionali della penisola e nelle varietà più precoci, nel mese di agosto si è verificato un anticipo nella maturazione saccarimetrica dell’uva, dovuto principalmente alle ondate di calore di quel periodo, e questo ha portato a uve con elevata concentrazione zuccherina e uno scompenso di acidità, polifenoli e aromi. Tuttavia, settembre è stato un mese burrascoso con piogge molto abbondanti, che in piena vendemmia hanno avuto un effetto controverso: da un lato, i vigneti più sani hanno visto un aumento del volume degli acini, ma quelli più danneggiati ne hanno risentito in modo molto evidente ed è stato necessario anticipare il raccolto a causa del rischio di Bortrytis.

 

Quali soluzioni offre Agrovin per risolvere questi problemi?
In che modo Agrovin ha aiutato i viticoltori durante la vendemmia?

 

Il nostro compito principale durante la vendemmia è accompagnare gli enologi, tenerci aggiornati sulla situazione nel vigneto e sulle conseguenze che questa può avere durante il processo di vinificazione. Pertanto, abbiamo dovuto adattare i protocolli di vinificazione alla situazione così mutevole di settimana in settimana. Il fatto di lavorare in diverse aree viticole ci consente di avere informazioni più aggiornate sulla situazione globale e di poter offrire gli strumenti più adatti a ogni situazione. Da AGROVIN offriamo non solo il nostro portafoglio di prodotti, ma anche esperienza e personale qualificato per affrontare vendemmie come questa.

 

Quale esempio di protocolli, vi parlerò di 2 tra quelli che abbiamo raccomandato maggiormente durante questa vendemmia: per i vini rossi da uve a bassa maturazione polifenolica, AGROVIN ha proposto l’utilizzo del nostro sistema statunitense ULTRAWINE_PERSEO e del nostro sistema ULISES, massimizzando l’estrazione nei primi momenti della macerazione, potendo svinare il mosto in FA a densità più elevate, evitando così l’estrazione dei composti più astringenti e ottenendo vini con una buona intensità di colore e molto aromatici.

 

D’altra parte, per la produzione di vini bianchi con uve interessate da marciume, AGROVIN ha proposto l’uso di tannini gallici ed ellagici quando le uve entrano in cantina, riducendo così il più possibile l’ossidazione attraverso l’inattivazione della laccasi. È stato inoltre raccomandato l’uso di MICROSTAB PH, a base di chitosano fungino, per ridurre la carica microbica del mosto, l’uso del nutriente ACTIMAX VARIETAL che protegge dall’ossidazione durante la FA e garantisce una buona nutrizione del lievito, evitando possibili interruzioni della fermentazione, e l’applicazione di un lievito di implementazione rapida.

 

Qual è il ruolo di Agrovin ora che la vendemmia è terminata?

 

Anche se in molte zone la raccolta dell’uva fosse già terminata, i vini non sono ancora pronti per il consumo, c’è ancora molto lavoro da fare in azienda.

 

Occorre svinare i vini, iniziare a lavorare sull’affinamento, favorire la stabilizzazione del colore, proteggere i vini dall’ossidazione… Continuiamo a essere presenti nelle cantine in processi come l’apporto di ossigeno con il nostro sistema Dosiox, valutando la situazione redox con Electrowine, il tutto combinato con la nostra ampia gamma di prodotti per l’affinamento e la stabilizzazione.

 

Non dobbiamo dimenticare che c’è ancora molta fermentazione malolattica da fare e che la situazione attuale è ideale per l’uso dei batteri lattici, sfruttando le temperature ottimali che abbiamo ancora in cantina.

 

 Ed è proprio qui che produciamo i nostri fermenti lattici liquidi.

 

Come saranno i vini di questa annata?

 

Dalla mia esperienza posso dire che, nonostante sia stata una vendemmia complicata, grazie a quanto detto sopra, i vini prodotti hanno raggiunto la qualità attesa. E questo lo si deve principalmente al buon lavoro dei responsabili delle cantine e al contributo delle soluzioni che noi dei settori ausiliari al settore enologico siamo riusciti a sviluppare grazie al grande lavoro di ricerca che viene svolto anno dopo anno.

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