Fattori che influenzano la qualità del brandy e nuovi sistemi di produzione del brandy, dal vigneto all'imbottigliamento.

“Questo progetto rappresenterà un enorme passo avanti nella produzione di Brandy di qualità, grazie alle ricerche condotte sui vigneti e sulle tecniche di produzione”.

1. Qual è il contributo e l’attività di Agrovin nel progetto? 

Nello sviluppo di strategie per ottenere brandy di qualità riducendo i costi di produzione. In particolare, gli specialisti tecnici della nostra azienda hanno contribuito con le loro conoscenze di microbiologia enologica, nutrizione dei lieviti e tecniche all’avanguardia nel settore, come l’applicazione degli ultrasuoni.

2. Qual è il Suo ruolo nel progetto all’interno del team tecnico della Sua azienda Agrovin?

Responsabile del progetto. Sono stato direttamente coinvolto nello sviluppo di ciascuna esperienza, nel monitoraggio delle analisi e nella stesura dei rapporti.

3. Cosa significa per Agrovin partecipare a un progetto di questa portata?

La partecipazione di Agrovin a questo progetto testimonia il fermo impegno della nostra azienda a investire in progetti di R&S&I come forza trainante per l’innovazione e il miglioramento continuo nel settore vitivinicolo. 

4. Quali sono i vostri obiettivi concreti nell’ambito di Bestbrandy?

Sviluppare nuove strategie di vinificazione per aumentare la resa alcolica dei vini e sviluppare strategie per accelerare l’invecchiamento del Brandy nelle botti.

5. Come coordinate il vostro lavoro con tutte le aziende che fanno parte del consorzio e con i centri di ricerca?

Attraverso incontri di follow-up, via e-mail e telefono. 

6. Cosa pensa che il contributo di Bestbrandy significhi per il settore del brandy spagnolo?

Questo progetto comporterà un enorme progresso nella produzione di Brandy di qualità, grazie alle ricerche condotte sui vigneti e sulle tecniche di vinificazione. Oltre a questo valore aggiunto, i costi di produzione saranno ridotti grazie all’utilizzo di tecniche e tecnologie all’avanguardia nel settore che riducono il consumo di energia e il lavoro degli operatori di cantina. E per l’industria del vino in generale? Miglioramento continuo della qualità di tutti i processi coinvolti nella produzione di vini destinati alla produzione di Brandy. 

7. Infine, a pochi mesi dalla fine del progetto, quali obiettivi potreste considerare raggiunti?

Utilizzo di nuove tecniche per ridurre il periodo di invecchiamento del Brandy in botte. La tecnica a ultrasuoni (Sistema Perseo) consente di ottenere in poche ore prodotti “pre-invecchiati”, che necessitano di un minor periodo di permanenza in botte. L’uso di questa tecnica è considerato un vantaggio competitivo nella produzione di questi distillati, in quanto riduce i costi di produzione.

8. Personalmente, per Lei e per la Sua carriera professionale, può elencare gli aspetti più positivi che ha tratto dalla Sua partecipazione a Bestbrandy?

Collaborazione con centri di ricerca e prestigiose aziende vinicole spagnole.
Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili all’indirizzo: http://bestbrandy.es/